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L’asse Mosca-Pyongyang: il patto di guerra che minaccia la pace globale

di Sylvie Freddi

Il 19 giugno 2024 Putin viene accolto a Pyongyang, Corea del Nord, con sfarzose cerimonie dal temibile e folle Kim Jong-un. Qui siglano un accordo in cui vi è un articolo molto pericoloso, l’articolo 4: mutuo soccorso in caso di attacco subito da una delle parti o se una delle parti si trova essere in stato di guerra. E così Kim Jong-un, oltre a continuare a inviare armi, sta inviando anche suoi soldati che combattono in Donbas e a Kursk. Ma cosa potrebbe guadagnare Kim Jong-un da questa alleanza con Putin? Sicuramente soldi, di cui ha disperato bisogno, poi un nuovo canale commerciale oltre quello cinese. Inoltre i suoi soldati stanno imparando a combattere nei moderni campi di battaglia, compreso l’uso di veicoli aerei senza pilota.

Non è escluso che Putin abbia anche promesso un aiuto per migliorare il loro programma nucleare. La Russia ha già posto il veto al comitato del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che stava monitorando le sanzioni imposte alla Corea del Nord per i suoi programmi nucleari e missilistici balistici. Questo forte legame che si è instaurato tra la Corea del Nord e la Russia rendono il regime nordcoreano di Kim Jong-un molto più forte. Come l’Europa e l’Occidente tutto, può quindi permettersi di fare un accordo di pace con un Putin che ha già un impegno militare attivo con uno dei dittatori più folli del mondo attuale?