di Teresa Roselli
L’ultimo libro di Concita De Gregorio “In mezzo a un milione di rane e farfalle racchiude tutta l’esperienza, le emozioni e le sensazioni dei ricordi dell’autrice.
Concita De Gregorio è una giornalista, scrittrice e conduttrice italiana. Attualmente editorialista per “La Repubblica” è stata direttrice de “L’Unità” dal 2008 al 2011 e dell’Hollywood Reporter Roma” dal 2023 al 2024. A partire dal 15 febbraio 2025 la De Gregorio è impegnata nello spettacolo teatrale “Un’ultima cosa. Cinque invettive, sette donne e un funerale”.
Nel 2023 ha reso pubblica la sua battaglia contro un tumore maligno condividendo la sua esperienza con il pubblico. Oltre alla carriera giornalistica la De Gregorio ha condotto programmi radiofonici e televisivi ed ha scritto diversi libri, affermandosi come una delle voci più influenti nel panorama culturale italiano. Il libro di Concita De Gregorio “In mezzo a un milione di rane e farfalle” illustrato da Beatrice Alemagna ed edito da Feltrinelli è il “quaderno degli assenti” che racconta storie di ricordi in cui è facile identificarsi. Quaderno degli assenti perché tutto ciò che finisce e non torna riaffiora nella nostra memoria e nel nostro cuore sotto forma di ricordo. Durante lo scorrere della vita a volte parliamo con i nostri ricordi oppure li lasciamo andare via come “cose perdute”. Le storie del libro narrano di cose, persone, luoghi, animali e soprattutto sentimenti:
LA PALMA bellissima ed alta come un palazzo stava davanti alla finestra tagliata poi dai giardinieri perché certi animaletti l’avevano mangiata da dentro e poteva cadere. I giardinieri si arrabbiavano con gli animaletti venuti da lontano a far morire l’albero;
L’AMICIZIA CON SILVIA forte ed indissolubile nel tempo, infatti, era la prima persona con cui confidarsi. Silvia era partita e si sentiva la sua mancanza ed il pensiero comunque andava a lei tutti i giorni;
L’ODORE DELLA CASA DELLA NONNA che odora di pulito, di mangiare, di persiane chiuse perché non sbattano e non entri troppo sole. E poi l’immagine impressa nella mente della nonna con il suo vestito a fiori;
IL GATTO ARIA andato nel paradiso dei gatti ed allocato chissà dove nell’Universo, comunque riconoscibile fra tanti;
LA SOLITUDINE che è un po’ come il silenzio che rende tutti i giorni uguali. “Nessuno ti può dire niente quando sei solo. Da solo puoi fare quello che vuoi e dopo un po’ diventa tutto normale”;
FELICITA’ che giunge all’improvviso per piccole cose come quando una signora per strada ti accarezza la testa e le sorridi. Poi ti chiama Sara che non è il tuo nome e pensi che bello, chissà chi è Sara;
e tanto altro………………….
Odori, sapori, sensazioni si mescolano in un tourbillon di emozioni. La mancanza è il fil rouge e la sua metabolizzazione ed esternalizzazione a volte provoca dolore e pace allo stesso tempo.
Il quaderno deli assenti parla di “come si attraversa la perdita senza perdersi, di come si muore senza morire, di come si affronta la mancanza senza venire meno” queste sono le parole dell’autrice rilasciate durante un’intervista. Leggendo questo libro si crea “una corrispondenza di amorosi sensi” tra intelletto e cuore, ci si sente invasi da una nostalgia piena di commozione ed emozione. Chi leggerà questo libro rifletterà sul lasciar volare via i ricordi oppure custodirli per sempre.
