di Sylvie Freddi
“Non avreste mai dovuto iniziarla.” dice incredibilmente Trump agli ucraini parlando della guerra che imperversa nel loro paese.
Il presidente degli Stati Uniti continua a stupire riscrivendo la storia a modo suo.
l’Ucraina è stata invasa dalla Russia a febbraio del 2022, dopo che la Russia pochi anni prima, nel 2014, aveva già invaso e annesso una delle sue regioni, la Crimea.
E l’America non è rimasta a guardare, in questo conflitto è sempre stata presente interferendo in maniera attiva fin dal 2014 non riconoscendo l’annessione della Crimea e sanzionando la Russia. In quell’anno diversi membri della Nato tra cui gli Stati Uniti, Regno Unito e Canada hanno iniziato ad addestrare l’esercito ucraino.
Certo la pace e quindi la fine di questo conflitto è fortemente auspicabile, ma i due attori, Trump e Putin, si muovono come due capi gang che si spartiscono il territorio e fanno paura.
L’Europa, sopratutto quella più vicina alla frontiera russa, è in subbuglio. Zelensky rifiuta di firmare l’accordo con Trump e lo accusa di “vivere in uno spazio di disinformazione russa”, quest’ultimo indispettito da tanta audacia taccia Zelensky, ovviamente su X, di essere un “dittatore senza elezioni” e con la sua solita nota di colore aggiunge un “mediocre comico”.
Il presidente francese Macron reagisce alle asserzioni discutibili di Trump e difende la legalità dell’elezione di Zelensky insieme al suo diritto di scelta di entrare nell’Unione Europea e nella Nato. Inoltre il presidente francese ha indetto il secondo vertice informale a cui parteciperà la maggior parte dei stati europei più Canada, Norvegia e Islanda.
Il cancelliere tedesco Scholz afferma: “È semplicemente pericoloso e sbagliato delegittimare il presidente ucraino”.
L’Italia tace, l’Unione Europea tace.
Intanto in questo caos geopolitico Putin furbescamente sorride guardando Trump che gli offre su un piatto d’argento un’Europa fragile.