Un’operazione che rischia di ledere principi costituzionali e compromettere il diritto di graduatoria dei docenti specializzati, minando al contempo il sistema di inclusione degli alunni con disabilità, da sempre uno dei punti di forza della scuola italiana. Questa la forte denuncia di Giuseppe D’Aprile, Segretario generale della UIL Scuola, riguardo al nuovo provvedimento ministeriale che consentirebbe alle famiglie di richiedere la conferma del docente di sostegno per l’anno scolastico successivo, anche in assenza di specializzazione.
“Per il prossimo anno scolastico è possibile che un docente non specializzato sia confermato sul posto occupato quest’anno a discapito di un docente specializzato che potrebbe aspirare a quel posto per diritto di graduatoria”, spiega D’Aprile. “Ciò è lesivo non solo per il docente specializzato, perché non si garantisce il diritto di graduatoria, ma soprattutto per l’alunno disabile, che rischierà per il secondo anno consecutivo di non avere l’insegnante di sostegno specializzato”.
Il provvedimento stabilisce che “entro il 31 maggio 2025, il dirigente scolastico raccolga l’eventuale richiesta di conferma del docente di sostegno da parte della famiglia”. Dopo aver verificato le condizioni necessarie, “comunica l’esito all’Ufficio Scolastico Provinciale, al docente e alla famiglia entro il 15 giugno”. Secondo quanto stabilito dal decreto, “la conferma è possibile anche per i docenti senza specializzazione già nominati”.
Un sistema che, secondo D’Aprile, rischia di compromettere la neutralità e l’efficienza del sistema scolastico pubblico. “Affidare la scelta ai genitori, soprattutto in contesti familiari difficili, rischia di favorire logiche clientelari e influenzare il consenso, compromettendo l’imparzialità del sistema scolastico statale, garante di laicità, trasparenza e pluralismo”. Il Segretario aggiunge con fermezza: “Scegliersi i docenti equivale a trasformare l’istruzione costituzionalmente definita quale funzione essenziale dello Stato, in un servizio a domanda che risponderebbe solo ai desiderata delle famiglie”.
Per questi motivi, UIL Scuola ha chiesto il ritiro immediato del provvedimento. “Abbiamo chiesto il ritiro del provvedimento – conclude D’Aprile – e ci riserviamo, in caso contrario, di impugnarlo anche in sede giudiziaria oltre a valutare la violazione dei diritti dei lavoratori in relazione al sistema di reclutamento e individuazione del personale scolastico con particolare riferimento ai docenti specializzati”.