Un appuntamento storicizzato per la città di Catanzaro e per la Regione intera, quello con il Festival D’Autunno, la manifestazione culturale ideata e diretta da Antonietta Santacroce, giunta alla ventunesima edizione, dal titolo “Connessioni”.
Un cartellone plasmato in una formula inedita che la direttrice artistica ha illustrato con dovizia alla presenza delle istituzioni, della stampa e dei sostenitori pubblici e privati, nel corso di una densa conferenza stampa, tenutasi lo scorso 3 luglio nelle sale della cittadella regionale calabra, a Catanzaro.
<<Il concept del cartellone del XXI Festival d’Autunno si rinnova immaginando 6 fine settimana tematici, dal 3 ottobre al 3 novembre, che mettono sì insieme spettacoli e appuntamenti vari ma pensati per un coinvolgimento economico del territorio. Sono i ponti ideali che creano unioni e collaborazioni tra tradizioni, artisti e Paesi diversi. Connessioni che permettono alle persone di unirsi tra loro, di condividere esperienze e celebrare la ricchezza della diversità culturale, dando anche la possibilità ai suoi spettatori di confrontarsi con i grandi ospiti della kermesse e godere della bellezza calabra>>.
Questa la filosofia sognante ma concreta con la quale Antonietta Santacroce (di recente insignita del riconoscimento “Luoghi e visioni di donne” da parte di Confindustria per l’impronta che sa lasciare sul proprio territorio) ha narrato i filoni dell’avventura festivaliera 2024, che potrà contare su una proposta lontana dal mainstream e su una rete di convenzioni alberghiere e di ristorazione, atte a incentivare un circolo virtuoso del turismo culturalmente destagionalizzato, forte di un’attestazione ministeriale con Art Bonus (unica manifestazione calabra individuata, che ha meritato il quinto posto tra quelle selezionate per aver investito i fondi con trasparenza), con uno sguardo all’orizzonte green come certificato da Lega Ambiente.
<<Un festival che assomiglia alla sua ideatrice. Scoppiettante, energico, colorato, affascinante. Cartolina della città perché ad essa appartiene>>-ha commentato il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, incontrando il favore dell’assessore alla Cultura del Comune di Catanzaro, Donatella Monteverdi secondo la quale <<la chiave di volta per questa terra sta (come si propongono il Festival e la sua direttrice) nel rintracciare una cifra valoriale, un’identità che unisca storia e cultura, esportandole>>.
Un approccio questo che è pure un volano socio-economico poiché come rimarcato dal presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, Pietro Falbo <<una guida realisticamente illuminata qual è Antonietta Santacroce, raccordando stimoli storico culturali e luoghi, genera una narrazione attraente delle nostre peculiarità>>. Un quid a cui ha guardato con propositività la vice presidente della Regione Calabria, Giusi Princi, fresca di elezione europea. <<Il Festival d’Autunno si presenta come un ottimo biglietto da visita per la nostra Regione, dandole lustro e spalmando su 12 mesi ciò che culturalmente e paesaggisticamente ha da offrire. L’impegno in termini di testimonianza e di risorse è quello di veicolarlo nel panorama europeo>>.
Ventiquattro le tappe attese lungo un itinerario multiforme nel genere e nella morfologia.
Musica classica, jazz, pop, danza classica e contemporanea, teatro, lirica, masterclass, incontri con gli artisti, conferenze, sette prime nazionali, cinque co-produzioni, due produzioni originali e due anteprime estive: il 16 agosto l’arena all’aperto del Teatro Comunale di Soverato accoglierà il concerto di Fabio Concato, il 22 agosto nella medesima location sarà la volta della comicità di Uccio De Santis, in scena con “Non so che fare prima”. Il 24 agosto, la Grangia di Montauro ospiterà la prima nazionale, realizzata in co-produzione con il Festival d’Autunno, dello spettacolo musicale TaraGnawa, il progetto che fa incontrare le radici della Tarantella calabrese con la ricca tradizione musicale degli Gnawa, originaria del Nord Africa.
Si conferma il dialogo con la città di Catanzaro: il Teatro Politeama, la Terrazza del San Giovanni, Palazzo Santa Chiara, la chiesetta di Sant’Omobono, sono alcune delle location individuate affinché ottobre possa raccontare con la medesima intensità Il viaggio di Marco Polo tra Oriente e Occidente (con la voce dello studioso Oreste Sergi Pirrò), passando per il grande Jazz con il talento cubano di Aymée Nuviola, il concerto in trio di Trilok Gurtu, Omar Sosa e Maria Pia De Vito ed il tributo alla calabresità del pianista Chick Corea, senza dimenticare l’omaggio a Lucio Dalla (realizzato in co-produzione con il Festival Componimenti di Primavera) veicolato dall’attore Cesare Bocci, la dedica al secolo pucciniano con Turandot (co- prodotta con il Teatri di Pietra Festival)e l’immersione nella danza con spettacoli, lezioni aperte e l’energia contemporanea del Ocram Dance Movement e le vibrazioni della Belle Époque con il Balletto del Sud.
Un festival che dialogherà con la propria meridionalità lasciando spazio alle influenze partenopee: dal Musical evento “Mare Fuori” alla celebrazione dello sport con “Milonga del fútbol” di Federico Buffa, fino alla musica napoletana settecentesca. A chiudere il cerchio le due anime del Festival: quella locale (la cantante Januaria Carito accompagnerà l’aperitivo catanzarese a novembre) e quella nazionale (Irene Grandi che sceglie Catanzaro per la prima tappa del tour celebrativo dei suoi trent’anni di carriera).
Il Festival D’Autunno muta l’abito ma non lo spirito e si fa ambasciatore di una Calabria viva di stimoli, unicità e grandi sorprese.
Tutte le informazioni sul Festival d’ Autunno sono disponibili su www.festivaldautunno.it e sui canali social dedicati alla manifestazione.