Un anno fa siamo usciti con il primo numero di Europa Domani. Un periodico online che aveva l’ambizione di entrare, in punta di piedi – auspicavamo – nel variegato mondo del giornalismo, con notizie, informazioni, riflessioni e approfondimenti, trattando principalmente temi di politica, economia, cultura, società, sport e attualità. “Un giornale senza una collocazione politica, ma con una forte e convinta sensibilità europeista – scrivevo un anno fa – quando timidamente pubblicavamo il primo numero. Oggi, grazie all’impegno e alla passione della redazione, delle collaboratrici e dei collaboratori volontari di Europa Domani, abbiamo raggiunto – dati presi da histats.com – 30mila visualizzazioni con circa 11mila visualizzatori totali. Un dato importante che ci incoraggia ad impegnarci e continuare il nostro cammino in questo progetto di informazione libera che rappresenta, come avevamo detto, il piccolo contributo di un gruppo di persone che “si cercano e si incontrano, cominciando a tessere la trama del futuro”.
In democrazia l’informazione libera ha un ruolo fondamentale e inalienabile, perché permette al popolo di avere accesso a qualsivoglia informazione. “Ogni persona ha diritto alla libertà di pensiero…” e “Ogni persona ha diritto alla libertà di espressione. Tale diritto include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera.” Sono rispettivamente l’articolo 10 della Convenzione europea dei diritti umani e l’articolo 11 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, che in Europa garantiscono la libertà di pensiero, di opinione e, quindi, di informazione.
Diritti umani, fondamentali. Non a caso nella Dichiarazione universale dei diritti umani – già nel 1948 – nel cui preambolo venivano introdotti la dignità e i diritti “uguali e inalienabili” dell’umanità, veniva sancito l’articolo 19 a garanzia del diritto alla libertà di opinione e di espressine, e quindi a “diffondere le informazioni e le idee attraverso ogni mezzo.”
Restando nel nostro Paese e alla nostra Costituzione, approvata e promulgata nel 1947, l’articolo 21 garantisce a chiunque di “manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.” La Costituzione italiana è nata dal sacrificio e dalla lotta dei Partigiani, di varia appartenenza politica, che seppero trasferire nell’Assemblea Costituente il sentimento antifascista e di libertà, soprattutto per scongiurare – alle generazioni future – il ripetersi dell’orrore umano rappresentato dalla dittatura fascista, che ha negato la libertà a milioni di italiani e italiane, che ha ucciso, torturato e annullato oppositori e avversari, che censurava e riteneva illegali i giornali e la stampa se non riconosciuti dai prefetti, quindi dalla stessa dittatura. Per questo, nel giorno in cui celebriamo la Festa della Liberazione dal nazifascismo, celebriamo anche la festa della libertà di stampa, di opinione e di manifestare, liberamente, il nostro pensiero antifascista. Buon 25 aprile a tutti…