Società

Cittadinanza Italiana Iure Sanguinis: Natitaliani denuncia il Decreto-Legge n. 36/2025

di Pippo Gallelli

Il recente Decreto-Legge n. 36/2025, approvato dal Consiglio dei Ministri, ha suscitato profonde preoccupazioni tra le comunità di italiani all’estero e le associazioni di tutela dei diritti dei cittadini italiani nel mondo. Natitaliani, associazione impegnata nella difesa dei diritti degli italo-discendenti, ha espresso una ferma opposizione al provvedimento, definendolo un “taglio fascista” che mina i legami storici e culturali tra l’Italia e i suoi cittadini oltreconfine.

Il decreto, che modifica radicalmente la disciplina sulla cittadinanza italiana, è accusato di penalizzare indiscriminatamente milioni di italiani nati all’estero, utilizzando presunti episodi di frode – mai quantificati – come pretesto per una misura drastica e punitiva. Natitaliani evidenzia come il governo abbia preferito una soluzione estrema piuttosto che adottare misure mirate e correttive per affrontare eventuali abusi.

Un aspetto particolarmente controverso del decreto è l’introduzione retroattiva di un termine di decadenza al 27 marzo 2025, che annulla automaticamente le domande anche se già pronte per essere depositate. Questa scelta, ritenuta autoritaria e lesiva dei diritti fondamentali, ha sollevato indignazione tra le comunità italiane nel mondo.

Il metodo adottato dal governo, senza un adeguato confronto democratico con il Parlamento o con le associazioni di rappresentanza degli italiani all’estero, è stato duramente criticato. Natitaliani sottolinea che tale decisione, presa senza consultazioni né dibattito pubblico, rappresenta un danno economico, morale e d’immagine per l’Italia.

L’associazione avverte che l’entrata in vigore immediata del decreto creerà un’ondata di contenziosi legali, sovraccaricando un sistema giudiziario già sotto pressione. Le sospensioni degli appuntamenti per il riconoscimento “iure sanguinis” e delle nuove prenotazioni, annunciate senza preavviso, getteranno migliaia di famiglie nell’incertezza.

Natitaliani ha annunciato una mobilitazione globale coinvolgendo forze politiche, associazioni, comunità italo-discendenti, costituzionalisti ed esperti di diritto per sensibilizzare l’opinione pubblica sui danni irreparabili che questo decreto infliggerà al Paese.

Infine, l’associazione respinge con decisione le manipolazioni mediatiche che dipingono gli italo-discendenti come opportunisti in cerca di “passaporti facili”. In realtà, gli italiani all’estero non godono di accesso al sistema sanitario e previdenziale italiano a meno di aver contribuito per almeno dieci anni. Natitaliani si impegna a diffondere dati concreti per combattere tali stereotipi e promuovere un dibattito informato.

“La cittadinanza italiana è un diritto inalienabile, legato a una storia condivisa e a legami profondi che non possono essere cancellati da un decreto”, conclude Natitaliani, invitando tutti gli italiani a unirsi nella battaglia per la giustizia e il rispetto dei diritti fondamentali.