di Pippo Gallelli
Oggi, 25 marzo, Mina compie 85 anni. Un traguardo importante per una delle figure più straordinarie della musica italiana, capace di lasciare un segno indelebile non solo con la sua voce inconfondibile, ma anche con il suo impatto sulla televisione e sulla cultura del nostro Paese. Un’artista che, nonostante il ritiro dalle scene pubbliche nel 1978, continua a essere un punto di riferimento per intere generazioni.
Dalla musica alla TV: una stella poliedrica
Mina non è stata solo una rivoluzionaria della musica italiana, ma anche una protagonista assoluta del piccolo schermo. Il suo talento e la sua presenza scenica hanno reso memorabili programmi che hanno fatto la storia della Rai: Canzonissima, Teatro 10, Senza Rete, Il Musichiere, Studio Uno, fino a Milleluci, varietà cult del sabato sera che la vide al fianco di Raffaella Carrà, dando vita a uno degli spettacoli più seguiti della televisione in bianco e nero.
I duetti e gli sketch che l’hanno vista protagonista sono entrati nell’immaginario collettivo: da quelli con Giorgio Gaber, Ugo Tognazzi, Vittorio De Sica, Totò e Lelio Luttazzi, fino allo storico siparietto con Alberto Sordi a Studio Uno nel 1966. Ancora oggi, gli otto minuti condivisi con Lucio Battisti a Teatro 10 nel 1972 sono considerati un momento spartiacque per la musica italiana, una fusione perfetta tra due artisti che hanno segnato un’epoca.
Una voce senza confini e un repertorio sconfinato
La carriera musicale di Mina è un viaggio tra epoche e stili, capace di spaziare dai classici italiani come Il cielo in una stanza, E se domani, Brava e Grande, grande, grande, fino agli standard internazionali come Georgia On My Mind, Night and Day e Someday. Ha saputo reinterpretare con maestria brani di artisti come Lucio Battisti, Fabrizio De André, Kurt Weill (Surabaya Johnny) e proporre perle meno conosciute, come Folle banderuola e Chihuahua.
I suoi duetti sono un autentico patrimonio dello spettacolo italiano: ha condiviso il palco con Astor Piazzolla, Franco Cerri, Renato Rascel, Caterina Valente, Luciano Salce e Giancarlo Giannini, oltre a esibirsi accanto a giganti della comicità e del teatro come Paolo Panelli, Vittorio Gassman, Walter Chiari, Nino Manfredi e Peppino De Filippo.
Un talento che avrebbe conquistato anche il cinema
Se Mina avesse voluto, avrebbe potuto imporsi anche nel mondo del cinema. Federico Fellini le propose ruoli in Satyricon e Il viaggio di G. Mastorna (mai realizzato), mentre Francis Ford Coppola la prese in considerazione per Il Padrino, nel ruolo poi affidato a Diane Keaton. Tuttavia, la cantante preferì restare fedele alla sua vocazione musicale, lasciando che il grande schermo restasse solo una suggestione incompiuta.
Un’assenza che è diventata leggenda
Dal suo ritiro dalle scene, Mina ha scelto di lasciare che fosse solo la sua voce a parlare. Una decisione controcorrente, che ha reso ancora più affascinante il suo mito. Nonostante la lontananza dalle luci della ribalta, continua a pubblicare musica con regolarità, restando sempre attenta alle evoluzioni del panorama musicale. Anche le nuove generazioni si avvicinano alla sua arte, grazie a collaborazioni con artisti contemporanei, come quella recente con Blanco in Un briciolo di allegria.
A 85 anni, Mina è più presente che mai. Le sue canzoni non smettono di emozionare, i suoi spettacoli televisivi restano pietre miliari della cultura italiana e il suo nome continua a brillare, intatto nel tempo. Oggi il suo compleanno è l’occasione perfetta per celebrare non solo un’artista straordinaria, ma un vero e proprio simbolo della musica e dello spettacolo, la cui voce resterà per sempre una delle più grandi mai ascoltate.
Il suo talento vocale, unito alla scelta di rimanere un’icona “invisibile”, ha creato un’aura di mistero che la rende unica nel panorama musicale mondiale. Il mito di Mina è tutto qui: nell’assenza che diventa presenza, nella voce che continua a risuonare senza bisogno di apparire. E così, mentre oggi spegne 85 candeline lontano dai riflettori, il suo nome brilla ancora, inconfondibile, come una delle più grandi leggende della musica.