Una notte di paura ha scosso Napoli e i Campi Flegrei, dove un forte terremoto di magnitudo 4.4 si è verificato alle 1:25 del 13 marzo, con epicentro registrato sul lungomare di Pozzuoli a una profondità di circa 2 chilometri. La scossa, la più intensa dall’inizio del 2025, ha fatto tremare edifici e spaventato la popolazione, che si è riversata in strada nonostante la pioggia. L’evento è stato percepito chiaramente in tutta la provincia di Napoli e anche nelle città di Avellino e Salerno.
Danni e soccorsi immediati
Il sisma ha provocato danni in diverse zone, in particolare nel quartiere Bagnoli, dove sono caduti calcinacci sulle auto parcheggiate. A Pozzuoli, i Vigili del Fuoco sono intervenuti per il crollo di un controsoffitto in un’abitazione, riuscendo a estrarre viva una donna ferita in modo non grave. A Bagnoli, invece, alcune persone sono rimaste bloccate ai piani superiori delle loro abitazioni a causa di porte d’ingresso bloccate, rendendo necessario l’intervento delle squadre di soccorso. In totale, sei squadre del Comando di Napoli, supportate da unità provenienti da Caserta, Avellino, Benevento e Salerno, sono entrate in azione.
Sciame sismico in corso
Dopo la forte scossa iniziale, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) ha confermato che lo sciame sismico è ancora in atto, con almeno sette eventi successivi nelle due ore successive, la più intensa di magnitudo 1.6. Il fenomeno è collegato al bradisismo, il lento sollevamento del suolo tipico dell’area flegrea, che nelle ultime settimane ha registrato un innalzamento anomalo di 3 centimetri.
“Fa parte del processo naturale legato al bradisismo”, ha spiegato il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi in un’intervista a Rtl 102.5. “È stata una scossa particolarmente intensa, ma il sistema è monitorato e siamo organizzati per gestire queste situazioni. Non possiamo escludere altre scosse nei prossimi giorni”.
Scuole chiuse e aree di accoglienza attivate
A seguito del terremoto, il sindaco Manfredi ha firmato un’ordinanza per la chiusura delle scuole nella Municipalità 10 (Bagnoli-Fuorigrotta). A Bacoli e negli altri quartieri di Napoli le scuole restano aperte.
Per far fronte all’emergenza, il Comune di Napoli ha attivato due aree di attesa per i cittadini in viale della Liberazione e in piazzale Ippodromo, oltre a un’area di accoglienza presso la sede della Municipalità 10, in via Acate. È stato inoltre attivato il Centro Operativo Comunale (Coc) per coordinare i soccorsi e l’assistenza alla popolazione, che in molti casi ha preferito trascorrere la notte all’aperto, specialmente nei pressi dell’ex Base Nato di Bagnoli.
Il direttore dell’Osservatorio Vesuviano, Mauro Di Vito, ha confermato che “non ci sono cambiamenti rispetto alla situazione precedente, ma il fenomeno resta preoccupante”. L’Ingv continuerà il monitoraggio delle emissioni di gas sotterranee per aggiornare il quadro della situazione.
Trasporti e verifiche sulle infrastrutture
Dopo la scossa, sono stati effettuati controlli sulle infrastrutture di trasporto. L’Ente Autonomo Volturno ha confermato che le linee ferroviarie flegree hanno ripreso la circolazione dalle 6:07, dopo le necessarie verifiche. Anche Anas ha attivato le procedure di sicurezza per monitorare ponti, viadotti e strade statali, inclusa la SS7 Quater Via Domitiana e la SS145 Sorrentina. Le ispezioni non hanno evidenziato danni strutturali.
Attesa e timori per nuove scosse
L’evento sismico rappresenta il secondo più significativo dall’inizio della crisi bradisismica in corso. Gli esperti non escludono che possano verificarsi ulteriori scosse, mentre la popolazione resta in stato di allerta. Il sindaco Manfredi ha rassicurato i cittadini: “Il sistema di monitoraggio è attivo e le istituzioni sono pronte a intervenire per garantire sicurezza e assistenza alla popolazione”.
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