Società

La mia preghiera laica per Papa Francesco: Santo Padre, il mondo ha bisogno di lei

di Pippo Gallelli

Santo Padre, in queste ore di preoccupazione, mi permetto di rivolgerle una preghiera laica, che si unisce a quella di milioni di persone nel mondo in ansia per la sua salute. Sono parole di speranza, in tutte le lingue del mondo, che le giungono come un soffio lieve, una carezza affettuosa. Abbiamo bisogno di lei, della sua presenza, della sua voce che sa essere dolce e ferma al tempo stesso, di quel suo sorriso bonario che, con la forza della semplicità, si oppone alla faccia feroce di chi governa con arroganza e paura. Viviamo tempi inquieti, tempi in cui la prepotenza si fa potere, in cui chi grida più forte crede di avere ragione, in cui il comando si impone con la spietatezza anziché con il servizio.

Le guerre non si fermano, il sangue degli innocenti continua a macchiare la terra, le diseguaglianze si allargano come voragini incolmabili. I poveri e gli ultimi, coloro ai quali lei non ha mai smesso di tendere la mano, vengono abbandonati come se fossero scarti, ridotti a numeri in una contabilità impazzita, vittime di un’economia che ha perso l’anima.
Eppure, nel buio di questo tempo, lei è un faro. Lo è per chi crede, per chi cerca conforto e guida nelle sue parole, ma lo è anche per chi non appartiene alla fede, per chi non si riconosce in un credo ma sa riconoscere la verità quando la incontra. Se il popolo di Dio ha bisogno di un pastore, anche chi è laico ha bisogno di un riferimento, di qualcuno che con umiltà e coraggio ricordi al mondo che l’essere umano vale più delle sue ricchezze, che la compassione non è debolezza, che la speranza è una scelta quotidiana e non un’illusione. La vera umanità non ha confini di fede.
Per questo la invochiamo, con il rispetto e l’affetto di chi sa quanto il suo cammino sia faticoso, quanto sia difficile portare sulle spalle il peso di un mondo che sembra sempre più sordo alla giustizia e alla pace.
Santo Padre, non ci lasci soli. Si prenda cura di sé, come lei si è sempre preso cura degli altri. Ci sono ancora parole che devono essere dette, mani che devono essere strette, strade di fratellanza che devono essere percorse. E noi abbiamo ancora bisogno di qualcuno che ci ricordi che il bene, alla fine, è sempre più forte del male.
Santo Padre, si rimetta presto. Questo tempo malato ha bisogno di lei, di un punto di riferimento, di una bussola di speranza.