Mondo

La legge non è uguale per tutti

di Sylvie Freddi

Il primo ministro israeliano Netanyahu sorride sul monte Hermon nelle alture del Golan. Il monte, uno dei più alti del Medio Oriente, 2.814 m, è in una posizione strategica e domina dall’alto sia Israele che la Siria. Netanyahu quindi sorride, perché ha appena occupato militarmente le alture del Golan, una “buffer zone” zona cuscinetto siriana finora pattugliata dall’ONU secondo gli accordi del 1974. Il primo ministro israeliano ha approfittato della caduta di Bashar al-Assad in Siria e del caos che ne ha conseguito. Doveva essere una invasione «temporanea e difensiva» così aveva detto, resa necessaria dall’improvviso cambio di regime siriano. Ma nessuno replica, nessuno lo ferma e per nessuno intendo gli stati forti, USA per primo. E quindi via libera all’occupazione permanente, così Netanyahu annuncia l’approvazione del piano governativo per il trasferimento della popolazione nelle Alture siriane del Golan, violando tutti i trattati internazionali. “Permettetemi di essere chiaro: non dovrebbe esserci alcuna forza militare nella zona cuscinetto, a parte le forze di peacekeeping delle Nazioni Unite, punto” ha ribadito il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. Ma le nazioni unite appaiono senza forze, la loro voce non ha alcun effetto in questo mondo globalizzato dove ognuno gestisce i propri interessi senza rispettare le regole.