di Alessia Potecchi Dipartimento Economia e Finanze PD Nazionale
La colpa è tutta degli uomini, sono solo gli uomini colpevoli di quanto accade, uomini senza valori, viziati e con manie di onnipotenza, figli di una cultura patriarcale che imprigiona ancora la nostra società senza se e senza ma. Uomini egoisti, narcisi, che vedono la donna come un oggetto, uno strumento a loro disposizione, un essere inferiore. Non solo uomini che uccidono le donne ma uomini che si approcciano alle donne con violenza e senza amore, che vogliono sopraffarle e sconcertarle con la violenza, che vogliono sempre averla vinta e che considerano la donna un possesso, un vanto, una conquista. Se io non voglio, tu non puoi, anche quando non dico no ma neanche si, anche quando rimango in silenzio, anche quando sono spaventata e scioccata dal tuo approccio che non mi aspettavo, anche quando ho acconsentito a farti salire perché ti conosco e mi sono fidata di te. Un fenomeno causato da un profondo narcisismo maschile e alimentato da una cultura di manipolazione dei sentimenti e menzogne, una delle minacce più gravi alla sicurezza e al benessere delle donne nella nostra società.
Qui dobbiamo intervenire, qui dobbiamo spezzare questo tetto di mentalità radicata che non si riesce ad abbattere, qui deve partire un’azione educativa e formativa forte e dirompente che deve interessare gli uomini, il loro egocentrismo e il loro modo di pensare, di approcciarsi, di avere rispetto e di concepire nel modo giusto e rispettoso il rapporto d’amore tra un uomo e una donna perché quest’ultima ha il diritto di essere libera sempre e in ogni circostanza.
Bisogna farlo subito, nelle scuole, da bambini e cambiare la mentalità di sudditanza tra generi che è ancora molto, troppo presente nel nostro oggi in tutti gli ambiti e in tutti gli ambienti. Non è accettabile, non si possono sentire certe frasi sulle donne per cercare di attribuire loro colpe, atteggiamenti, modi di porsi o vestirsi o perché semplicemente hanno creduto e si sono fidate di quell’uomo che conoscevano o che hanno incontrato e che mai avrebbero pensato che potesse essere un uomo violento o un assassino: perché il problema è proprio questo, nessuna donna arriva a pensare che le cose possano finire in modo tragico e le donne spesso si fidano perché in buona fede e hanno creduto al loro aggressore.
Bisogna costruire Una coscienza sociale basata su rispetto e parità
Non esistono argomentazioni, per cercare di mitigare una responsabilità che è e rimane solo ed esclusivamente degli uomini. La violenza nei confronti delle donne è l’ostacolo principale alla formazione di una coscienza sociale basata su rispetto e parità. Questa piaga deve essere un problema di tutti e tutti dobbiamo impegnarci con la consapevolezza che il problema è totalmente a carico degli uomini e auspico davvero che proprio da parte loro ci sia una presa di coscienza e di responsabilità costruttiva un atto di coraggio e di ammissione per costruire una società di inclusione e rispetto, non si può più aspettare.