Politica

Musk – Mattarella, prove di scontro istituzionale

di Michele Petrocelli

A stretto giro di posta, arriva la netta risposta del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella alle vergognose e intimidatorie dichiarazioni del riccastro, ormai detentore del potere politico statunitense, Elon Musk. Il fondatore del marchio Tesla, aveva minacciato, con frasi intimidatorie, la magistratura italiana in relazione alle decisioni di “scarcerare” i migranti trasferiti nei centri di accoglienza o, meglio, di detenzione, albanesi. Alle gravissime affermazioni di Musk: “Questi giudici devono andarsene”, il Quirinale a nome del Presidente Mattarella, in modo deciso e senza farsi attendere, ha risposto: “Devo ribadire che l’Italia sa Badare a se stessa, nel rispetto della sua Costituzione”. A ben vedere pare che il richiamo non sia solo nei confronti del riccastro americano ma con quel, “Devo Ribadire” e con, “Nel rispetto della Costituzione”, la sculacciata sembra essere ben assestata anche a non pochi esponenti del Governo. A partire dalla premier Giorgia Meloni che ha blandamente risposto con un laconico e alquanto “sottomesso” – capisci a me -, “Ascoltiamo con rispetto il Presidente”. !!! Ascoltiamo con rispetto? È a dir poco vergognosa un’affermazione del genere da parte di chi per prima dovrebbe rispettare e far rispettare la Carta Costituzionale, i suoi principi e, altresì, quella autonomia e indipendenza dei poteri sanciti in essa. Inoltre, l’affermazione della signora Meloni ci puzza un po’ di presa in giro nei confronti della più alta carica dello Stato che, tra l’altro, è bene ricordarlo, risulterebbe quale uno dei più insigni costituzionalisti italiani. Vedremo gli sviluppi che ci saranno, anche in attesa, strano che ancora non si sia fatto sentire, di democratiche parole da parte del leone da tastiera, il ministro Salvini. Sta di fatto che per ingerenze nelle cose italiche, peraltro neanche provenienti da un personaggio politico, dovrebbero esserci dure condanne da parte di tutto il campo parlamentare in essere e del governo di turno, con l’approvazione delle Camere, e che vengano presi seri provvedimenti verso chi tenta di minare le solide fondamenta democratiche del nostro Paese. Al momento l’opposizione tutta e Forza Italia si sono smarcati dal pensiero meloniano del momento. La questione non è certamente chiusa e nei prossimi giorni le cose potrebbero anche peggiorare aprendo, in modo palese, uno scontro istituzionale (come se già non ci fosse), addirittura con il Capo dello Stato.