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Apprensione per la sorte di Ahoo Daryaei, nuovo simbolo di resistenza delle donne iraniane

di Pippo Gallelli

Le sue immagini hanno fatto in poche ore il giro del mondo e ora c’è apprensione per la sorte di Ahoo Daryaei la giovane studentessa dell’Università Azad di Teheran arrestata dalla polizia morale dopo un gesto di ribellione diventato virale. Fermata inizialmente per non aver rispettato il codice di abbigliamento islamico, Ahoo ha reagito togliendosi il velo e i vestiti, rimanendo in biancheria intima con i capelli sciolti, sotto gli occhi increduli di studenti e guardie.

Il video della sua protesta, girato nel cortile universitario, mostra la ragazza mentre attraversa il campus a testa alta prima di essere costretta a salire su una vettura della polizia. Da allora, di lei non si hanno più notizie.

Secondo fonti studentesche, Ahoo è stata prelevata dalle guardie universitarie e poi condotta via dalle forze dell’ordine. Fonti indipendenti come Iran International riportano che Ahoo potrebbe essere stata trasferita in un ospedale psichiatrico su ordine dei Guardiani della Rivoluzione, confermando un inquietante copione già visto in passato con altre giovani iraniane arrestate per aver violato l’obbligo del velo. Amnesty International ha espresso preoccupazione per il rischio di violenze fisiche e psicologiche ai danni di Ahoo e ha chiesto un’indagine trasparente sulla vicenda.

Questo episodio ricorda il caso di Mahsa Amini, la 22enne curdo-iraniana la cui morte in custodia della polizia morale nel 2022 diede vita al movimento di protesta “Donna, Vita, Libertà.” Le proteste, duramente represse, provocarono quasi 600 morti e oltre 20mila arresti. Anche Ahoo Daryaei è oggi simbolo della determinazione delle donne iraniane che continuano a lottare per una libertà fondamentale negata, rischiando persecuzioni e, in alcuni casi, la vita stessa.

Il suo atto di sfida è l’ultimo capitolo di una battaglia che infiamma l’Iran, con donne disposte a pagare un prezzo altissimo per il diritto all’autodeterminazione.