La fascinazione verso l’aldilà affonda le radici anche nella ritualità di cui fu permeata l’Antica Roma. Intercettando questo atavico sentimento, il Parco Archeologico Nazionale di Scolacium a Borgia (CZ) offrirà a grandi e piccini un’esperienza immersivo-educativa.
In “Mundus patet-Scolacium riprende vita”, il pubblico potrà toccare con mano quell’ intrigante interazione (resa possibile quando la fossa denominata “Mundus Ceresis”, consacrata alla dea dell’agricoltura Cerere, veniva spalancata) tra la dimensione dei vivi e quella dei morti.
Lo schiudersi di questo “passaggio” in precisi periodi dell’anno (durante i quali ogni pubblico ufficio veniva sospeso), corrispondeva ad una connessione fra la condizione terrena e quella ultra terrena, cristallizzando il Mundus Patet (ovvero “mondo aperto”) dal quale trapelavano i segreti dell’oltretomba, scombussolando non di rado le sorti di chi vi entrava direttamente in contatto.
Un macrocosmo pullulante di spiriti, cives e divinità a cui accedere con cautela, che sulla scorta di una suggestiva rievocazione tornerà a farsi “sentire”. L’appuntamento fissato per le ore 17:15 del prossimo 31 ottobre sarà un viaggio nell’emotività più profonda e tra le pieghe di un passato sotterraneo che ha molti legami con le credenze contemporanee.
Il museo di Scolacium (aprendo le porte su prenotazione al numero 3358313971) accoglierà fino ad un massimo di 50 spettatori di tutte le età e si trasformerà al solo costo del biglietto d’ ingresso, nel palcoscenico ideale di un “dialogo” in grado di catalizzare i timori e le curiosità di uomini, donne e spettri, in ogni tempo.