LA PERGOLA IN PIAZZA
28 giugno 2024, dalle 17 alle 20
Piazza dei Ciompi, Firenze
Terzo appuntamento, dopo quello dell’8 giugno e dell’11 maggio, de La Pergola in Piazza, l’intervento del teatro nello spazio urbano con una serie variegata di attività e contenuti che avvicineranno chiunque, a vario titolo, si trovi a passare in Piazza dei Ciompi (lato loggia e giardino centrale), a Firenze (progetto in partnership con il Théâtre de la Ville di Parigi). L’appuntamento del 28 giugno, dalle 17 alle 20, avviene alla vigilia del Grand Départ da Firenze del Tour de France 2024: il 29 giugno, per la prima volta nella sua storia ultracentenaria, la prestigiosa corsa ciclistica partirà dall’Italia anche per ricordare i grandi ciclisti italiani che hanno ottenuto affermazioni nella Grande Boucle, dai toscani Bartali e Nencini a Marco Pantani, a Ottavio Bottecchia che per primo, valicando le Alpi, se lo aggiudicò.
Per questo, sul palco de La Pergola in Piazza troverà ampio spazio il nuovo progetto di teatro e sport ideato con i partner del Théâtre de la Ville di Parigi anche in occasione delle Olimpiadi 2024. Primo a essere rappresentato sarà Orlando non fa suonare il corno: mito e leggenda di Ottavio Bottecchia con Jauris Casanova (che il pubblico italiano ha visto più volte nell’ormai leggendario Ionesco Suite), Klaus Martini (dal cast di Pessoa) e Giacomo Mottola e Alessandro Medda alla chitarra, testo e mise en espace di Riccardo Ventrella. Doppio vincitore del Tour de France – la prima volta 100 anni fa – Ottavio Bottecchia è il simbolo dell’era eroica del ciclismo, quando si partiva con il favore della notte e i corridori erano avventurieri, bugiardi, fantasmi colorati che avanzavano nel buio, tra torce e fari, prima di diventare cavalieri del sole, intrisi di fango, e affrontare le montagne scalando tornanti innevati. Seguirà Rino Della Negra – Fragments d’une vie, testo di Charles Amson dedicato al calciatore di origine italiana del club Red Star di Parigi, di ispirazione comunista e libertaria, che fu partigiano nel gruppo Manouchian e per questo giustiziato nel 1944 (cast da definire). Entrambi i testi sono stati rappresentati il 26 maggio a Parigi sulla Place du Châtelet in occasione della giornata d’avvio dei Jeux Poétiques, la manifestazione che il Comune di Parigi, il Théâtre de la Ville e il Club Universitario parigino dedicano a sport e cultura proprio in occasione delle Olimpiadi. Gli spettacoli saranno in italiano, con inserti in francese per quanto riguarda Bottecchia.
Attorno, nel giardino di Piazza dei Ciompi, ci saranno gli elementi ormai divenuti caratteristici degli interventi della Pergola in Piazza, dalle Consultazioni Poetiche, alPing Pong Poesia, abbinamento tra dizione e gesto atletico che avrà in questa data un punto di passaggio importante: è l’ultima “amichevole di preparazione” prima che i nostri “atleti-attori” si misurino con i compagni francesi all’inizio di luglio a Parigi, alla viglia delle Olimpiadi. Un “meeting europeo” che riguarderà anche l’altro progetto, il tennis-teatro, che per il momento anche a causa delle caratteristiche del gioco, ha visto solo allenamenti a porte chiuse.
Immaginate da Emmanuel Demarcy-Mota, direttore del Théâtre de la Ville di Parigi, e dall’autore Fabrice Melquiot, le Consultazioni Poetiche sono conversazioni individuali con un artista. Si inizia con un dialogo libero e si finisce con la lettura di una poesia o una canzone scelta appositamente per ogni persona, che al termine della consultazione viene consegnata sotto forma di “prescrizione poetica” su misura.
Il Ping Pong Poesia unisce arte e sport, coinvolgendo artisti e giocatori di ping pong. Partendo dall’idea di costruire una reale coesistenza tra il gioco del ping pong e i versi di una poesia, i giocatori sono invitati a giocare una partita dove le regole del gioco sportivo si mischiano a quelle della metrica della poesia e della lingua.