31 marzo 1492
I Re di Spagna Isabella di Castiglia e Ferdinando D’Aragona firmarono il decreto di espulsione dai loro stati degli ebrei, dopo anni di pressioni e inutili interventi da parte dell’Inquisizione. Con il Decreto dell’Alhambra, noto anche con il nome di editto o decreto di Granada, veniva sancita l’obbligatorietà della espulsione delle comunità ebraiche dai regni spagnoli a partire dal 31 luglio di quello stesso anno, inoltre si stabiliva che nei territori soggetti ai due sovrani potevano restare solo gli ebrei che si fossero convertiti alla religione cattolica. Effetto immediato del decretò fu l’incremento del numero dei componenti delle comunità ebraiche del Maghreb, dell’impero ottomano e delle regioni meridionali europee. Pochi anni dopo un provvedimento analogo entrò in vigore nel regno portoghese del sovrano Manuele I.
1° aprile 1748
L’antica città di Pompei torna alla luce grazie agli scavi archeologici decisi da Carlo di Borbone. Nel novembre 1738 era iniziata la stagione delle grandi ricerche archeologiche nel Napoletano che riportò alla luce le antiche città romane di Ercolano, Pompei e Stabia, sommerse dalla grande eruzione del Vesuvio del 79 d.c. Gli scavi, condotti dagli ingegneri Roque Joackin de Alcubierre e Karl Jacob Weber, destarono interesse e sorpresa nel re Borbone, che volle essere informato quotidianamente delle nuove scoperte e spesso si recava nei luoghi delle ricerche per poter ammirare di persona i reperti venuti alla luce. L’interesse di Carlo per gli scavi archeologici lo portò, in seguito, ad affidare la gestione del grande patrimonio storico e artistico rinvenuto all’Accademia Ercolanense, da lui istituita nel 1755. L’Accademia nacque come istituzione a carattere archeologico, istituita per illustrare e pubblicare gli oggetti che frequentemente venivano disseppelliti nelle città coperte dalla eruzione del vulcano. Il re poneva grandi aspettative in essa, come si può dedurre anche dalla formalità rigorosa con cui venne istituita. Ad essa non partecipavano, contrariamente a quanto accadeva nelle altre accademie del tempo, né soci corrispondenti, né onorari e le sue funzioni furono ben delineate e stabilite nelle regie patenti con cui era stata istituita.
2 aprile 1943
Cip e Ciop esordiscono nel cortometraggio di Pluto della Walt Disney La recluta Pluto. I due simpatici e dinamici scoiattolini sono, per l’appunto, due personaggi immaginari dei cartoni animati e dei fumetti della Walt Disney. I nomi definitivi e le rispettive connotazioni vennero loro dati solo con il cortometraggio Chip and Deale del 1947, dove si contrapponevano a Paperino. Essi continuarono a comparire nei cartoni animati, importunando e terrorizzando Paperino sino alla metà degli anni’50. In Due scoiattoli e una Miss si contesero le grazie della scoiattolina Clarice, un’artista dell’Acorn Club.
3 aprile 1077
Viene costituito il Principato Ecclesiastico di Aquileia, feudo diretto del Sacro Romano Impero, sotto il controllo del patriarca Sigeardo di Beilstein. Il principato, detto anche correttamente, con riferimento al potere temporale del Patriarca, Patriarcato di Aquileia, venne e chiamato a partire dal XIII secolo Patria del Friuli e fu creato come principato ecclesiastico del Sacro Romano Impero. I patriarchi di Aquileia, che già da secoli esercitavano l’autorità religiosa sul territorio, nel 1077 ottennero anche l’investitura feudale sul Friuli, che mantennero sino al 1420. A partire da tale data continuò ad esistere, solo come organo di rappresentanza politica, col nome di Parlamento del Friuli sino al 1805. In alcuni periodici storici i confini geografici e politici della Patria del Friuli si estesero sino all’Istria, alla Valle del Biois, al Cadore, alla Carinzia, alla Carniola e alla Stiria. Il patriarca ebbe la sua residenza in diversi centri abitati della diocesi, come Cormons, Forum Iulii e, dal 1238, a Udine pur mantenendo sempre il titolo di Aquileia.
4 aprile 1945
Ha inizio la rivolta georgiana di Texel, svoltasi tra 4 aprile e 20 maggio 1945. Essa fu l’insurrezione di un gruppo di militari originari della Georgia contro l’occupazione germanica dell’isola olandese durante il secondo conflitto mondiale. Spesso descritta come l’ultimo campo di battaglia europeo, iniziò la notte tra il 4 e il 5 aprile 1945, quando uno sbarco alleato sembrava ormai imminente. I georgiani, però, decisero comunque di tentare un’insurrezione contro i tedeschi e presero il controllo dell’isola per un breve lasso di tempo, ma nonostante quella notte vennero uccisi circa 400 soldati tedeschi, i georgiani non furono in grado di impadronirsi delle batterie navali a nord e a sud dell’isola e, di conseguenza, non furono in grado di fermare le truppe di rinforzo tedesche. I tedeschi lanciarono una controffensiva supportata da mezzi corazzati provenienti dalla terraferma e ripresero l’isola dopo settimane di intensi combattimenti. Nel corso della guerra rossa, come fu denominata, perirono circa 800 tedeschi, 500 georgiani e 120 abitanti del luogo. Le distruzioni furono molto vaste, dozzine di fattorie vennero date alle fiamme. L’inutile strage durò ben oltre la capitolazione germanica nei Paesi Bassi e in Danimarca, il 5 maggio 1945 e la resa definitiva l’8 maggio.
5 aprile 1722
Jakob Roggeveen sbarcò sull’Isola di Pasqua. Roggeveen è stato un navigatore olandese, uno dei maggiori esploratori dell’Oceano Pacifico Orientale e scoprì nel 1722 numerose isole, tra cui le Samoa e l’Isola di Pasqua e altre minori. Il giorno di Pasqua del 1722 Jakob fu il primo europeo ad approdare sull’isola di Rapa Nui, nel mezzo dell’Oceano Pacifico Meridionale. Per celebrare la scoperta, ribattezzò il luogo con il nome di isola di Pasqua e diede il via ad un lungo periodo di spedizioni ed esplorazioni. Inoltre fu il primo esploratore delle coste delle Isole Salomone e della Nuova Guinea, all’epoca ancora sconosciute, giungendo sino a Batavia. Forse fu ingiustamente accusato di profitti illeciti da parte della Compagnia Olandese delle Indie Orientali per la quale aveva navigato e successivamente, rientrato nei Paesi Bassi, ottenne il meritato riconoscimento della sua opera.
6 aprile 46 a.C.
Gaio Giulio Cesare sconfigge Quinto Cecilio Metello e Scipione Nasica nella battaglia di Tapso. Questa battaglia si svolse il 6 aprile del 46 -equivalente all’attuale 7 febbraio- nei pressi di Tapsus, oggi Ras Dimas in Tunisia. L’esercito della repubblica senatoriale, condotto da Quinto Cecilio Metello, da Nasica e dal suo alleato Re Giuba I di Numidia, si scontrò con le forse cesariane, che finirono con l’avere il sopravvento. Con questa vittoria Cesare spezzò le resistenze che ancora vi erano contro il suo potere e si avvicinò di molto all’autorità assoluta.