Se si pensa ad un’Europa unita e come “unità”, quindi, a se stante, è necessario ritornare alla culla della civiltà greco-romana e al nucleo fondante di questa complessa realtà, che si cela nel lontano concetto di polis (città-stato) e che domina il territorio bagnato dal Mar Mediterraneo.
È in queste antiche città che nasce e si nutre il primo sentire d’Europa grazie a pensatori quali Talete, Platone e Aristotele che esprimono la totalità del sapere antico attraverso la filosofia, la storia, la matematica e l’astronomia. L’ Europa è in principio un’idea che cresce sotto lo stesso cielo dei suoi fini pensatori.
L’Impero Romano, per primo, unisce il territorio europeo sotto un unico stato che trova anch’esso stabilità e riferimento nelle antiche città, sempre più dotate di servizi e vie di comunicazione; le relazioni e i contatti favoriscono un’unica lingua, un’unica moneta, un’unica legge e nel corso dei secoli un’unica religione.
Fu la Chiesa infatti a tenere le fila del territorio europeo per i secoli medievali almeno fino all’anno 1000 riproducendo e continuando il modello di città antica grazie alla costruzione di abbazie e conventi intorno ai quali si svolgeva la vita quotidiana.
Il mondo antico si andava disgregando nella realtà feudale con poteri diversificati nella sua parte occidentale, mentre i territori cedevano il passo alle forze di Imperi tirannici nella parte orientale.
L’età moderna, ossia i quattro secoli che vanno dalla scoperta dell’America agli inizi del ’900 vedono il ruolo dell’Europa come dominatrice del mondo intero. Spagna e Portogallo, Francia e Gran Bretagna imposero con il colonialismo la supremazia europea oltre i confini naturali, sia economicamente che culturalmente.
La Rivoluzione Industriale in Inghilterra e la Rivoluzione francese, affermarono il peso economico e l’evoluzione del concetto di libertà europei in tutto il mondo esplorato e conosciuto.
Nel secolo scorso le due Guerre Mondiali crearono una forte divisione nei territori europei, tale da far sentire la necessità, in alcuni paesi, di unirsi nell’intento di non ritrovarsi in guerre che esprimano interessi delle 2 grandi potenze opposte, Stati Uniti e Russia.
Seguono, poi, tutti i passi che vedono il formarsi di un’Unione Europea che possa esprimere compattezza e solidità nei diversi poteri espressi.
Gli eventi a noi contemporanei e degli ultimi anni ci confermano, però, una forza centrifuga che tende a separare il mondo europeo e lo mette di fronte a nuove sfide: la Brexit, la guerra in Ucraina, il flusso dei migranti ci confermano questa tendenza.
L’Europa come spazio, idea e storia di un continente aperto fin dall’antichità, al passaggio e all’accoglienza di popoli, lingue, culture e tradizioni diverse, dovrà ritrovare la via per sentirsi nuovamente soggetto “unitario” che vive e cresce sotto lo stesso cielo, seppur nella sua complessità.